mercoledì 26 settembre 2012

25 settembre, Day 63. Topo da dipartimento, primo tempo.

   Mariottide declina l`invito per farsi fotografare, dunque mi dirigo a far rilegare tutti i documenti su cui ho lavorato ieri sera e poi dritto dritto a consegnare il tutto al segretario del legale di Dio in terra. Ritratto ancora e ancora la moto per tornare in centro città dove, in un baretto senza connessione, mi dedico alla preparazione degli slideshow per la presentazione del 19 ottobre all`università.
   Subito dopo sento K., fissiamo di vederci alle 14.30 in studio d`arte per parlare delle ultime cose prima della partenza verso l`Italia e per l'expo di metà mese. Lo trovo a casa, dove mi offre riso e legumi per fare spuntino con a seguire qualche scatto foto backstage per il blog. Riprendo anche il camicione per continuare l'opera pittorica di qualche settimana fa ma ecco che iniziano a piovere cascate d'acqua dalle nubi per tutto il pomeriggio. Ci si chiude all'interno, circa 10 persone che vanno e che vengono osservando K. terminare un lavoro su commissione. Foto a dei ragazzini ballanti una strana break-dance, ipodizzazione e poi, al termine dell`interminabile temporale, si cerca un produttore musicale per recuperare la famosa chitarra rwandese. Nel totale buio e col fango che s`appiccica alle scarpe si passa per scorciatoie minuscole in mezzo case e negozietti dove cucinano chapati su piccole piastre portatili appoggiate a terra: del tizio contattato per la guitar ancora nessuna traccia. 
    Il Dorigatto porta la notizia di grandi programmi filmografici ma, giunti al Goethe Institute, si scopre che non c'è in realtà nulla. Si parla tuttavia di un concerto al Serena Hotel di musica tradizionale dal/del Benin: lascio perdere tutto e vado al Kie a lavorare ancora un pò, a trovare la skypeizzazione serale per non farmi pesare troppo la necessità d`esser un topo da dipartimento e chi si è visto si è visto.
    Torno dopo la mezzanotte, Mariottide toglie tutte le chiavi di riserva e sono costretto a chiamarla. Ancora foto da rivedere nel cuore della notte sul lettone matrimoniale prima che gli occhietti arrossati diventino sempre più chiusi ed infine dormienti. 



     La periferia Kigalina, del tutto simile ad un villaggio (a soli 15 minuti dal centro citta`). Foto Maichi Ntwari Pashcal.