Mi prometto di
riposarmi un po' lasciando che la maladie
fluisca lentamente fuori dal corpo e dalle vie respiratorie. Mi
dedico ad un primo piccolo lavoro sui video con denominazione di
frammenti delle riprese campagnole, un po' di post-produzione foto e
la cara vecchia mezzoretta su skipe.
La
spesetta ed il cous-cous del Dorigatto in vena
cuciniera per tutto il Rwenzori ridà le forze ai giovani
disabilitati che ritrovano il riposo e prendono la decisione di
chiamare Kabe per fare qualche foto nel suo atelier, col
progetto prossimo di creare un blog atto
a farlo conoscere non solo nel suo quartiere.
Dopo qualche scatto
all'artiste en train de travailler,
una visita ad una cooperativa di pigmei artigiani facenti vasi
in terracotta e ceramiche per arredo domestico. E' un lavoro
artigianale specializzatissimo che vediamo solo per qualche minuto
dopo il tramonto e che ci ripromettiamo di riapprofondire nei
prossimi giorni. Allovio torna alla mente e sfugge via nel momento in
cui una giovane donna prende una pallotta d'argilla cominciando a
creare piano piano questi vasoni senza alcun aiuto se non le proprie
mani ed un po' d'acqua.
Dal momento che oggi
è Festa Nazionale (o almeno così ci è stato detto) causa fine del
periodo di Ramadan, sentiamo
un informatore di seconda mano del Dorigatto per cercare di
partecipare a questa famosa evenienza. In realtà ci si dirige al
caffè Nyakabanda, nel secteur Nyamirambo,
e si finisce a bere una birra con gli amici di T. -l'informatore- parlando inglese e francese bien mélangé ma ammirando la capacità linguistica molteplice di ogni ragazzo rwandese.
Più
avanti nella serata T. sprofonderà in una semi-crisi da
ricordo post-evento-traumatico cadendo in un loop
ipnotico davanti ad un paio di brauchette e
patatine+coca, per di più arricchito da ubriaconi molesti amici
d'infanzia (o semplici rompipalle) col classico atteggiamento
fastidioso delle troppe Primus in
corpo.
Tra
di essi ricordiamo il campione di kung-fu rwandese (simile
per T. “a Steven Seagall e molti altri”) che avrà la capacità
anche di dirsi meccanico, genio della meccanica e grande amico genio
della meccanica di tutta la piccola tavolata muzungu
senza apparire per nulla odioso -ma anche decisamente sì-.
Infine usciamo nella
pioggia fredda e novembrina nel cuore dell'Africa, contrattando un
motard per un faticoso accordo di 1000 rwf sudato per noi dallo stesso
T.
Come se non bastasse
soffrire di una stanca raffredosa emicrania, ecco che telenovela
maledetta di Marianne ricorda al genere umano che una sigla cantata
in indiano misto ad inglese può avere effetti mortali per dei poveri
europei, già colpiti seriamente dalla schizofrenia climatica
dell'Africa centro-equatoriale.
L'appollaiato Dorigatto del Rwenzori in visita @ Kabe's atelier. Foto del Maichi-bu-ntu Paschal '12.
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