giovedì 13 settembre 2012

13 settembre, Day 51. Il vestito della festa causa malditesta.

    Dopo una colazione infinita e ripetuti sonnellini, il problema di non avere l'acqua corrente in casa crea più disagio del solito perché sento proprio il bisogno di una bella doccia mattutina. Il dilemma è risolto con un bollittore d'acqua per il thè riempito fino all'orlo diluito con acqua fredda presa da una tanica in giardino (usata come scorta per le emergenze). Il tutto viene infine convogliato in uno shampoo sull'erba verso mezzogiorno, mentre il cielo nuvoloso annuncia un altro temporale e la pazienza comincia a venire meno. Il resto della faccenda “doccia improvvisata” lo risolvo in casa con un altro bollitore e la solita tiritera miscela H20 calda/fredda, sapone alla mano e tante imprecazioni da tenere a bada per non spaventare Sexy Bear.
     Oggi è ancora un altro giorno dedicato per necessità o sopravvivenza alla scelta dell'abito per l'evento di sabato pomeriggio. Mariottide ci accompagna gentilmente in centro con la sua macchina da tamarro rwandese borbottando tra sè e sé: “Vous etes retournez a 1 heure du matin. C'est pas bon!”. I "ritorni a tarda notte" dalla bella vita di Kigali sono in realtà null'altro che una birra fino alle 11 di sera con qualche amico e chiacchiere sul più e sul meno degli eventi giornalieri. Ma questo, a Mariottide, non piace.
     Ci dirigiamo dopo una lunga e tormentata ricerca parcheggio in un piccolo negozietto dove è possibile affittare vestiti da sposa e sposo. Trovo subito un completo nero con camicia e cravatta d'altri tempi perfetto per me: qualche aggiustamento qua e là e con l'intercessione di Mariottide ed ottengo il prezzaccio à louer di soli 10.000rwf tutto compreso. Problema ancora da risolvere: le scarpe eleganti, nere, da sboronata controllata quanto basta. Si va su e giù per negozietti, Mariottide continua sempre a boffonchiare sul nostro rientro in tarda notte ma si rivela davvero disponibile ad aiutarci in lungo ed in largo per la faccenda vestiti. 
    Irene compra una gonna per 7000rwf e delle scarpe a prezzo abbordabile maledicendo lo stile, il colore, lo stilista e l'inventore delle paperine (chiunque lui/lei sia). Per le mie scarpe, invece, si tenta addirittura una capatina senza-uomo-bianco-appresso per sapere il prezzo reale della merce, che rimane comunque troppo alto per un unico effettivo utilizzo in programma. Chiamo infine K. risolvendo la questione in pochi minuti: me le troverà, gentilmente, entro questa sera.
     Risolta la tormentata faccenda mi dirigo, dopo aver salutato Mariottide ed amica, al Bourbon Cafè, posto dove troverò alle 18 D. con informatore appresso per fare due chiacchiere sul sovra-para-iper-naturale (argomento cool da queste parti). Aspettandoli mi concedo una sbrodolata bloggeriana, un solito French Press small e chattate disordinate e casuali surfin' on the web. Arriva dunque D., proviamo a chiamare la sua amica speciale ma il cellulare recita: “le numero composé c'est pas accesible en ce moment”. Attendiamo ancora 40 minuti, poi abdico e rimando il tutto ai prossimi giorni. 
     Torno a casa con una moto a buon prezzo che si butta nel traffico peggio di uno scugnizzo fuori di testa e con poca propensione a vivere a lungo. Il Dorigatto propone per cena hamburger e zucchine con una verza enorme sbollentata nella passata di pomodoro, il tutto accompagnato da pane tostato con un pizzico di sale ed un goccio d'olio.
   In serata vado con Sexy Bear a recuperare il vestito della festa faticosamente contrattato incontrando l'amica di Mariottide a metà della salita infangata di Sonatube: porgo i soldi e poi propongo al domestico di bere qualcosa insieme tornando indietro. Morale della favola: tre birre consumate con bis di Sexy (divieto di bere in casa, per lui, della padronessa-generalessa), che si concede anche una veloce sigaretta prima di rientrare. Non manca la chiamata informativa della Madame e una bugia bianca di Sexy: “finiamo le Fanta ed arriviamo!”.
     Arrivato a casa scopro che la camicia è ovviamente sbagliata: poco importa, domani ci penserò con calma. Mariottide assume tratti sempre più scocciati, ma arriva l'ora della nanna e per fortuna si evita lo scontro a fuoco. Ancora una visita bloggeriana, poi ci si prepara alla sfacchinata intellettuale di domani andando presto a bazzicare nei giardinetti onirici.
 


    Non dire Dorigatto se non l'hai nel sacco. Foto del Maichi Ntwari Pashcal.

2 commenti:

  1. ottima idea affittare l'abito. Come i rwandesi! :P

    RispondiElimina
  2. Si, poi un abito completo per 10 mila non è male. Iaia...ma chi sei scusa? Si può dire o rimane un mistero per i controlli a tappeto?

    RispondiElimina