Alzarsi alle 10 per
andare in centro cercando un po' d'acqua per una piccola toilette
mattutina, uscire di casa lasciando le chiavi sotto la porta dei
vicini e prendere la prima moto per il centre du ville: c'est fatigant.
Vedo Juventus e Lion dopo diversi giorni di assenza causa ricerca,
affanni e commissioni nazionali d'affrontare a denti stretti.
Aspettandoli prendo un panino con prosciutto e pomodoro al Nakumatt,
faccio due passi per attenuare il mal di testa à cause du Waragi
d'Uganda, poi ritorno al centro commerciale e saluto la coppia più
bella di Kigali nel reparto libri, ove Lion è alla ricerca di un
corso d'italiano su cd dai prezzi esorbitanti. Propongo lezioni su
skype dall'Italia con tanto di giacchetta professionale nel
ruolo d'insegnante di lingua nostrana.
Una coca, una
tonica ed un caffè espresso, i saluti finali scherzando sui temi
paradossali emersi dalla mia ricerca e su altri fanatici religiosi
sparsi per il mondo centro-africano. Dritti in direzione Kimironko
per il pranzo dalla direttrice di dipartimento “to say hello but
not goodbye”, con brauchettes di qualità come
apripista di un delizioso pranzetto rwandese: salsa di manioca, salsa
alle arachidi, spezzatino di capra, polenta di banane, patate
arrosto, legumi, zucca, chapati, riso e sicuramente qualcos'altro che
sto dimenticando. Favoloso finale con torta produzione Nakumatt e
foto di repertorio per immortalare un dubbio caso di poliandria
rwandese, ovvero molti mariti per un solo supervisor. Foto e video
tipo servizio giornalistico del padron di casa, una bella guinness
d'importazione a 7.5°, un tramonto favoloso all'orizzonte ed un thè
poco dopo le 5 di alta qualità rwandese. Con J. usciamo di casa ed
arriviamo ognuno alla sua destinazione; nel mio caso discendo per la
strada di fronte l'ufficio del presidente e proseguo fino a casetta a
piedi, dove trovo un piccolo party a lume di candela causa mancanza
d'elettricità - perché solo in questa parte del quartiere?-.
Una cena con
ingredienti conosciuti e chapati special, poi una scappata veloce a
Gatenga Expo per recuperare il pc e i miei documenti chez les
italiens, la grande attesa chiacchieristica su skype ed una stanchezza
enorme a cui sarebbe necessario aggiungere un inverno intero di
riposante letargo.
Maichi Ntwari con due pescatori sul lago Kivu, Kibuye, Rwanda.
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