lunedì 1 ottobre 2012

27 settembre, Day 65. Chiavi nere da salotto, lettera di permesso dai cieli alti e carta Kodak in offerta.

    Vado da K. a metà mattinata per incontrare il produttore-chitarrista dell'East Africa nel cui salotto suono “Lonely Boy” con la nostalgia di un bambino che tocca di nuovo il suo giocattolo preferito. A seguire su e giù per Kigali insieme al rastaman S. alla ricerca della giusta soluzione qualità/prezzo per la stampa fotografica dedicata alla mostra del 15 ottobre. Non è facile contrattare, rivedere il risultato su supporti differenti, proporre soluzioni alternative e così di seguito per tre ore. I nostri sforzi sono però ripagati: carta fotografica comprata a parte, stampa a colori di qualità in una grande copisteria, scelta di soggetti adatti allo scopo ed il gioco è fatto. Più che ottimo trovandomi in una capitale centro-africana. Perla truffaldina proposta da una coppia d'indiani kigalini: stampe A4 a 5000 rwf l'una. No, grazie.
     Risolta la questione, schizzo dritto dal rappresentante legale che mi ha appena informato dell'ok concessomi per fare ricerca. Un altra spada di Damocle dall'esito incerto. Ma anche questa è fatta. Come un bimbetto questa volta felice del permesso di andare al parco donato dai genitori, vado al Kie a fotocopiare e scannerizzare l'importante documento, facendo back-up in lungo ed in largo di tutti i dati raccolti sul campo. Chi cerca trova. Che fatica. Le zanzare attaccano, ma l'aurea positiva scaturita da questo onesto culo mi rende immune dai fastidi burocratici rwandesi.
   Tutti al Goethe per una discussione sul Vision 2020 poi, un po' annoiato dalle domande interminabili del pubblico, raggiungo K. col quale ritorno all'istituto ed infine a casa sua dove troviamo i vicini alemanni per qualche chapati ed una birra in compagnia. Si mischiano tre lingue, volti e storie differenti, punti di vista sul mondo non sentiti, gioventù e generazioni vicine seppur lontane geograficamente per il resto dell'anno. Si inizia a sbadigliare: una moto e via, dritti a casa in vista della gitarella di domani mattina.




Young Africa comes first, Foto Maichi Ntwari Pashcal @ Musha.

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