Un gallo impertinente
e fastidioso mi rovina il sonno mattutino: sogno già sveglio di
potergli tirare il collo e friggerlo con quell'olio unto che tanto va
di moda in queste zone. Poco dopo ecco che arriva anche il
Dorigallo svegliante tutto il Rwenzori e ci metto una pietra
sopra sul tentativo di dormire ancora. Metto l'acqua del thè mentre
vedo il Dorigatto che per un calo di pressione quasi sviene sulla
poltrona di Marianne, accasciandosi, chiedendo aiuto per le
medicazioni ed una liquirizia per tirarsi su.
Da lì a poco usciamo
per l'importante mattinata dedicata ai documenti per il “3 months
Visa-multiple entries” all'Ufficio Immigrazione. Qui siamo
avvertiti di dover pagare subito la somma stabilita e di aggiungere
un CV accademico alle 4 lettere di presentazione tra Italia e Rwanda,
presentando il tutto in un unico pacchetto per risolvere la faccenda.
Dal momento che tutte le banche vicine ci risputano la carta
Unicredit senza pietà, siamo costretti ad andare alla Bekà centrale
con uno sportello Ecobank che, fortunatamente, non è offline/hors
de service. Più tardi scoprirò
che il costo di prelievo è fottutamente alto (2%) e, seppur già lo
sapessi, mi deprimo pensando ai soldi rubatimi dalle banche
afro-italiane.
Sembra incredibile, ma dopo 4 giri in moto e la fila ad un altro
ufficio pagamenti, ecco che il plico è completo. Visionato
attentamente pagina per pagina, sondato in ogni campo di testo, ecco
che la pinzatrice unisce il tutto e lo pone accanto il mio passaporto
preso in ostaggio per tre giorni, mentre una ricevuta della procedura
esce dalla stampante a lato dell'impiegata. Quasi non ci credo, mesi
passati per aspettare che questo coso a inchiostro tirasse
fuori questo foglietto...ri- chiedo conferma, sono ri-rassicurato e
faccio un sorriso grosso da orecchio a orecchio. Pare sia andata. Ma
canterò vittoria solo con il visa tra indice e pollice.
Per
festeggiare, comunque sia, ci si mangia un mega menù take
away per 1000rwf comprendente
(per Maichi-Bu-ntu e il Dorigatto):
-3
sambussa (solito
triangolo fritto con ripieno carne macinata);
-2
rotoli di frittata ripieni di verdure (questo sapete cos'è);
-1
uovo sodo (liscia il pelo al Dorigatto, anche questo già lo sapete);
-uno
yoghurt à boire che
trovo ben fatto, acido, come piace a me (ora lo sapete);
-1
pagnotta dolce (buono, da sapere);
-un
bicchierone di latte caldo per ristabilire la corretta digestione del
Dorigatto (lo sapevate?);
Comincia
a piovere, del tutto strano in questa dry season:
due fulmini cadono dall'altra parte della strada con un crash
rimbombante che spaventa due
ragazze sedute accanto la porta del bistrot. Paghiamo il solito scotto del rincaro prezzi per bianchi -con
sorrisetto del gestore-. Ma la valuta è dalla nostra parte...con
tutto questo malloppo di roba paghiamo l'equivalente di un 1,32 euro,
in 2 persone. Direi che l'economia tifa per noi, salvandoci sempre da
ogni inculata.
Dopo
pranzo mi concedo un capriccio italiano: voglio un caffè, un
caffè come si deve. Impresa
quasi impossibile, ma ci si prova. Giriamo come dei matti per diversi
posti dove ci offrono solo una tazza di thè a 1500rwf (ancora col
sorriso sgargiante di chi ti vuole inculare) cui rispondo con un bel:
“no, no, no, muzuuunga!”.
Gira
e rigira, mi decido per un hard coffee o
éspresso per un 1200
rwf, ovvero più del pranzo. Ma la voglia di una broda con caffeina è
troppo forte, e potrò pur concedermi un lusso da 1,50 euro! Dopo 30
minuti arriva mezzo litro di caffè ultra-bollente e la macedonia per
tutte le stagioni del Dorigatto. Esco con una bottiglietta di
Mountain Dew riempita per un terzo di caffè avanzato della stessa
potenza di una nostra moka.
Torniamo al KIE. Io
passo il pomeriggio leggendo tesi affini al mio progetto di ricerca
ed intervallo lunghe chiacchierate su skype approfittando della
connesione stabile dell'università.
Piove, piove tutto
il pomeriggio, e fa un freddo novembrino torinese. Incredibile ma
vero, in Africa fa più freddo che in Italia questo pomeriggio. Scopro che i progetti
dell'università non sono conosciuti dall'altre parte del mondo
nonostante ci siano “accordi internazionali” (!)...vedremo. In
serata, quando Jolly deve uscire per fare degli esami, scappo anch'io
dal campus passando oltre i
militari che sembrano non fare nemmeno più caso a me.
Decido di non
prendere moto, bus, taxi o grifoni alati per tornare a casa: voglio
fare due passi, arrivare fino al bivio dove dalla collina si vede una
parte di Kigali ricca di luci, osservare nell'oscurità le moto che
combattono per avere mezzo metro di vantaggio, sgambettare nella
strada bagnata dal temporale di oggi, trasformata in una fanghiglia
fastidiosa dopo essere stata una polveriera fastidiosa per giorni.
Arrivato a casa mi dedico a Skype con telenovela indiana e muetzin
nell'orecchio a disturbarmi una chiamata già pixellata quanto basta. La sera, aspettando
che la pasta cuocia, il Dorigatto torna con la telecamera ritrovata
sotto ricompensa e vede i video fatti dai ladri, incapaci di usare la
GoPro, ritraenti loro, la casa dove vivono ed il giardinetto sul
bananeto...è un documento eccezionale in HD, che rende ancora più
ironica la situazione con filmati involontari che nemmeno “Le Iene”
potrebbero proporvi in prima serata.
Mangiamo pasta con
sugo di peperonata, poi sbaviamo per un pomodoro a cui facciamo lo
shampoo con l'acqua della teiera e che condiamo con olio di
oliva+sale per posizionarli su croccante pane tostato...bruschette,
salvateci voi da questi fritti so junky! Ci manca
evidentemente qualche vitamina importante non assimilata in questi
giorni: un pomodoro non può oggettivamente creare questo entusiasmo. La svolta,
però, arriva con una lavanderia ultra-economica scoperta dal
Dorigatto su un forum per casalinghe rwandesi -ma anche no- dove
porterò tutto i miei sporchi calzini nei prossimi giorni.
In serata annuncio a
Marianne che arriveranno alcuni amici italiani domani notte: toccherà
sbrogliarci per trovargli spazio e di certo non sarà un Pasqua per
la nostra ziona-padrona di casa...
Chiedo la traduzione
del dono delle lingue a Sexebah (ribattezzato Sexy Bear dal
Dorigatto) ma o non c'è alcun dono o è qualcosa di
palesemente inventato. Sarà per la prossima volta...ma domani
mattina voglio un miracolo!
In Africa equatoriale piove e fa freddo. Ci hanno raccontato delle balle per anni! Foto del Maichi-Bu-ntu fuori dal Department del KIE.
In Africa equatoriale piove e fa freddo. Ci hanno raccontato delle balle per anni! Foto del Maichi-Bu-ntu fuori dal Department del KIE.
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