domenica 9 settembre 2012

5 settembre, Day 43. Maccaroni cipolla-aglio-olio-e-peperoncino.

     Mattinata dal risveglio prematuro, diviso tra lettura di un bel romanzo, note di campo ancora da risistemare e seconda capatina al Borboun Cafè per appunti con briosche cioccolatosa e solito French Press per tirare avanti baracca e macerie. Dopo diverse ore di lavoro ascetico mi concedo un panino economico con prosciutto alla piastra e patatine, senza staccare gli occhi dal netbookino un solo istante. Nel tardo pomeriggio, quando ormai l'oscurità è sovrana, mi raggiunge D. per una chiacchierata su fenomeni paranormali, termini specifici dal kinyarwanda e curiosità dal mondo dell'aldilà, il tutto sorseggiando una coca-cola in un elegante bicchierone a 700rwf a testa.
      Si fa cena alla colonia italiana con cibo d'asporto libanese del tutto insoddisfacente, povero nelle razioni e caro oltre un buon senso, con a seguire maccheroni cipolla-aglio-olio-e-peperoncino, cicoria saltata in padella e yogurt alle fragole con biscotti sbriciolati: un menù del tutto fuori di testa ma necessario alla sopravvivenza della specie umana italiana.
    Tento di fare uscire qualche suono da un comodino con coppie di corde uguali, vecchie e dall'inutile tentativo di inquadramento sonoro che dir si voglia, per poi lasciare partire la catena di sbadigli che precede un passaggio fino a casa del re dello yogurt rwandese.
     Il forzato sonno da carenza di cultura in questo paese non da molte ispirazioni per visioni oniriche che siano minimamente interessanti, bensì un placido silenzio che rimpiange sale da concerto europee, cinema colmi di giovanotti, pile di libri e facce sboccate che non vogliono mai esser d'accordo. Tutto procede come sempre: una fase di transizione dall'incerto futuro risultato.



    Dorigatto for Amnesty. Dopo essersi leccata le ferite, continua la sua opera per cambiare il mondo. Foto del Maichi-bu-ntu Ntwari Pashcal. 

Nessun commento:

Posta un commento