Sveglia
post-produzione con l'ansia della negatività dell'universo
intero -e forse anche oltre i suoi confini- che si tramuta nella
gioia della negatività in
piena schizofrenia euforica nel corso della mattinata e
del primo pomeriggio. Prima d'andare al Bourbon Cafè per l'ennesima
volta a rivedere i progressi fatti in questa quarantina di giorni, mi
crogiuolo con chapati al
sapore di risparmio economico. In tarda serata incontro K. per
fare due parole ed organizzare il termine del quadro incominciato una
settimana fa.
Mi dirigo al Kie per
una internet connection stabile e gli agenti del karma
mi obbligano allo stanza sul retro nella piena oscurità per la
skypeizzazione selvaggia;
arrivato a casa, ceno con bruschetta-pomodoro in prestito da
Mariottide-crepes e crudo con supervisione del Dorigatto in
piena crisi da casalinga italiana in vacanza.
C'è tempo per un
ananas pre-uscita con gli italiani al Pasadena Bar, una sorridente
birretta vista Gazzelle in salsa di muzunghi ed un
“prezzemolino!” gridato ai quattro venti per la gioia dei
quarantenni stranieri che preferiscono le rwandesi giovani ed in
forma. Passaggio a casa con la luna che fa capolino nel cielo
rwandese sapendo che la sveglia suonerà presto, molto presto:
conviene affrettarsi a chiudere gli occhi e a ritrovare la pace dei
sensi perduta.
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