7 in punto. Comincia la gitarella verso Gouécké e l'ospedale medico chirurgico CMC passando per una strada piena di enormi voragini riempitesi di acqua gialla stagnante dopo la lunga pioggerellina (così riferiscono i locali) di ieri notte. Una sorta di piccola traversata/Parigi-Dakar, capace di mettere alla prova anche gli stomaci più resistenti (oltre che gli ammortizzatori di migliore qualità). Alcune foto alle bancarelle del mercato locale, alle commercianti fuori dalla struttura ospedaliera che spiccano per la proposta di insetti fritti con olio di palma ed una visita all'allevamento di maiali nonché agli ettari di palme dalle cui bacche viene estratto il famoso liquido rosso qui usato per condire qualsiasi cosa. Una presentazione del lavoro svolto al CMC e poi dritti dritti a mangiare un favoloso pranzo dalla gentile Seour superiora della cittadina. Quest'ultima ha la geniale idea di offrirci Martini Rosso e Vermuth per farci rivivere alcuni sapori italiani che cominciano a mancare dai nostri palati. Il ritorno a N'zérékoré nel primo pomeriggio si rivela un interminabile bis della piccola traversata cui seguono le commissioni al supermercato (la padrona ci fa un sorriso simile al gatto di Alice in Worderland non appena vede il nostro conto da fatturare) ed al marché locale dove acquistiamo le spezie utili alla preparazione di un "risotto italiano" - una piccola impresa a costo elevato -. Riassunto contabilità, caldo umido della sera e fallito tentativo di un contatto col mondo via wifi. On va attendre...
Foto per gentile concessione Miguel Ntwari Pascal
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