sabato 25 agosto 2018

26 marzo 2014

Mattinata trascorsa tra il consolato, la banca, il mercato, l'ufficio e poi di nuovo consolato, ufficio, casa, ufficio senza tuttavia risolvere ancora tutte le procedure necessarie ai nostri piani. Questo è il regno della magica burocrazia centrafricana e noi, come trottole, corriamo su e giù per questa canicola d'inferno domandandoci quando finirà la trafila mattutina. Nulla di certo, nulla di definitivo: siamo ancora in attesa di un ragionato responso finale sul da farsi dei prossimi giorni. Una cosa però è ovvia: in West Africa ci vuole molta pazienza e spesso quella di cui siamo naturalmente dotati non basta. In serata beviamo qualche birretta - a stomaco vuoto - con i frères vicini di casa quando il sole cala, le zanzare iniziano a sibilare nell'aria e l'acidia comincia a pervadere anima e corpo. A seguire, in modo allegro ma contenuto, preparo un risottino (che novità!) d'emergenza per ovviare alla fame di noi, poveri volontari in overdose da basmati importato, rincuorati tuttavia dal fatto che grossi cambiamenti si profilano all'orizzonte. Nelle prossime puntate...

Foto: "Scontata cartolina africana. Ma non l'ho ancora usata e va bene questa" by Ntwari J. Puskjin



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